Se i peperoncini sono la vostra passione e avete avviato una coltivazione in vaso, in una growbox o nel vostro giardino, vi sarete sicuramente chiesti se è il caso di concimarli o meno.
La risposta è che concimare è molto utile: aggiungere del fertilizzante al terriccio o al substrato di coltivazione, consente di velocizzare e migliorare la crescita delle piante e aumentarne la produttività.
Possiamo quindi concimare le piante di peperoncino, anche per avere frutti più saporiti e più piccanti.
Scopriamo qual è il periodo migliore per concimare e quale concime è consigliabile. Vedremo alcuni consigli pratici per prenderci cura delle nostre piante di peperoncino e farle crescere al meglio. Le stesse regole vanno per la coltivazione dei peperoni.
Quale nutrimento serve alla pianta di peperoncino
Fertilizzare i peperoncini significa fornire alle piante il giusto nutrimento per crescere correttamente, ma questo dovrà essere differente in base al periodo di sviluppo in cui si trovano i vostri peperoncini.
Alla base dei concimi più comuni e frequentemente usati sia per i peperoncini che per tutte le altre tipologie di piante, troviamo tre elementi principali: l’azoto, il fosforo e il potassio. Generalmente questi tre elementi, che apportano le giuste sostanze nutritive, sono rappresentati dalle seguenti single:
- Azoto (N)
- Fosforo (P)
- Potassio (K)
Ci sono poi altri oligo-elementi importanti per la crescita e il benessere delle vostre piantine di peperoncino, che vanno impiegati in minori quantità; si tratta principalmente di zolfo, calcio, magnesio, manganese, rame e ferro.
A questo punto, occorre sapere quale elemento bisogna somministrare in base alla fase di vita delle vostre piante. Il fosforo (P) è fondamentale per lo sviluppo iniziale del panetto radicale delle piante: getta le basi per lo sviluppo della pianta e per la futura produzione di frutti. Nella seconda fase – quella della crescita vegetativa – è fondamentale l’azoto (N) perché fornisce le sostanze nutritive in grado di dare forza e nutrimento alle piante in questa fase specifica della loro esistenza. Infine, il potassio (K) è un elemento estremamente importante per fase di fioritura e la produzione di frutti: una sua carenza potrebbe comportare la caduta dei fiori prima ancora che si trasformino in frutti.
Questi tre concimi – detti ternari – sono espressi con una sequenza di numeri che rappresentano le proporzioni tra i vari elementi presenti. Se – ad esempio – il concime presenta la seguente composizione 10-2-4, significa che è particolarmente azotato, ideale per la fase di sviluppo del fusto della pianta. Se invece la composizione è 4-16-8 evidenzia una prevalenza di potassio ed è quindi indicato per la fase di fioritura.
Quali concimi utilizzare
In ottica di una coltivazione biologica è bene impiegare esclusivamente concimi di origine naturale. Questo è da preferirsi per ragioni di ecosostenibilità, ma anche per raccogliere frutti sani per il nostro organismo.
Coltivando nell’orto si procede per prima cosa con una concimazione di fondo, completa e ricca di sostanza organica da effettuare preparando il terreno. Per questo si consiglia letame maturo e compost autoprodotto. Questo apporto generale coprirà man mano la pianta durante il suo sviluppo, rilasciando gradualmente le sostanze nutritive.
Un prodotto meraviglioso per concimare peperoncini in modo totalmente naturale è l’humus di lombrico, da usare in particolare in fase di trapianto e preparazione del terriccio.
Si può poi intervenire successivamente con concimazioni liquide o granulari, ma sempre scegliendo concimi bio. Lo stallatico pellettato va benissimo, si può anche da esso ricavare un concime liquido, oppure si possono impiegare macerati di ortica e consolida maggiore.
Volendo comprare un concime già pronto, che dia una marcia in più ai nostri peperoncini, consiglio Solabiol con Natural Booster, che grazie all’azione biostimolante permette un maggior radicamento della pianta.
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Coltivando in balcone è opportuno utilizzare periodicamente una concimazione liquida. In questo caso non sono indicati i macerati autoprodotti, la cui puzza li rende sconsigliabili all’uso sulle piante in vaso. Possiamo utilizzare il già citato Natural Booster, ma in forma liquida.
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Su vari siti web sono proposti concimi per peperoncini specifici, a mio parere il peperoncino non ha esigenze nutritive tanto differenti da altre piante da richiedere concimazioni peculiari.
Quando concimare i peperoncini
In realtà non esiste un periodo esatto per concimare o una frequenza con la quale erogare i nutrimenti alle vostre piante di peperoncino, anche perché molto dipende dalla tipologia/famiglia, il clima e le condizioni di salute.
Concimazione preparatoria
In linea generale, però, è possibile affermare che è importante iniziare a concimare già dalla concimazione di fondo, preparatoria del terreno. Oppure dal terriccio del vaso. I concimi migliori in questo sono humus, compost e letame maturo.
Concimazione al trapianto
Un intervento può essere utile anche nella prima fase di radicamento, quando la pianta è proprio agli inizi del suo sviluppo. Non è fondamentale concimare al trapianto, ma se si usa un prodotto specifico può aiutare.
In particolare, andrà erogato del fertilizzante dopo un eventuale travaso, ad esempio dopo il passaggio dalla miniserra di coltivazione al vaso. Questo servirà a fare più forza alle radici che si stanno formando. In questa fase è ideale usare humus o con il già citato natural booster.
Concimazioni durante la coltivazione
Quando le piante inizieranno a crescere, ma saranno ancora piccole e con una manciata di foglie, è possibile erogare un fertilizzante liquido che apporti microelementi. Macerato di ortica e consolida o concime liquido biologico.
Nella fase di sviluppo del fusto, invece, è raccomandabile un’altra sessione di fertilizzante che apporti fosforo e potassio.
Al momento della fioritura e della fruttificazione, invece si possono sospendere le concimazioni, se non limitandosi a piccoli apporti di fertilizzante liquido.
Concimare peperoncini in vaso
Nella concimazione di peperoncini coltivati in vaso, dove il volume di terra limitato non permette adeguata concimazione di fondo, dai primi di luglio fino ai primi di ottobre è raccomandabile concimare ogni 15-20 giorni con un fertilizzante solubile, da sciogliere e diluire nell’acqua di irrigazione, oppure con un concime liquido come il già citato Natural Booster, privilegiando sempre prodotti certificati bio.
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Per il dosaggio, fate sempre riferimento alle istruzioni riportate sulla confezione del prodotto acquistato per evitare un sovradosaggio.