Capsicum frutescens

I peperoncini piccanti non sono una specie botanica unica: al genere Capsicum appartengono ben 5 specie diverse, in ciascuna troviamo varietà di peperoncino.

Capsicum frutescens (che si pronuncia: Càpsicum frutèscens) è una di queste specie, che comprende piante solanacee alte fino ad un massimo di due metri. Alla specie frutescens appartiene il famoso peperoncino tabasco.

Capsicum frutescens
Peperoncino Capsicum frutescens

Il tabasco, celebre per la salsa omonima, è rinomato perché si presta a soddisfare le esigenze degli amanti del piccante, possedendo una percentuale di capsaicina medio-elevata.

I frutescens sono piante coltivabili anche in vaso, abbastanza versatili da prestarsi sia ai fini di home decor che a quelli mangerecci. Approfondiamo dunque la conoscenza di questa specie, partendo dalle sue peculiarità.

Caratteristiche della specie

Le piante di Capsicum sono perenni, nei paesi dal clima adatto alla coltivazione continuativa quindi svernano, mentre dove gli inverni sono un po’ più rigidi (come in Italia) il Capsicum frutescens si presta ad essere trattato come coltivazione annuale e viene riseminato ogni anno.

Originaria dell’America Meridionale, non genera facilmente ibridi con i “colleghi” del genere Capsicum, risultando nota solo per una gamma ristretta di varietà. In genere sono peperoncini di piccantezza media.

Peperoncini tabasco

Come abbiamo già osservato, il tabasco è sicuramente il più famoso tra i peperoncini Capsicum frutescens. Originario del Messico, ha una piccantezza media di circa 50.000 SHU, con frutti di quattro centimetri di lunghezza che maturano fino a diventare color rosso brillante (il tempo di maturazione corrisponde approssimativamente a 80 giorni); i fiori sono bianchi o di un giallo pallido, non troppo diversi da quelli di altre varietà.

Tabasco è anche il nome proprio della prima salsa piccante prodotta per il mercato di massa negli Stati Uniti, in commercio da poco più di 160 anni: venduta in Europa negli anni ’70 del XIX secolo, è tutt’oggi famosa a livello mondiale, tanto da essere considerata la salsa piccante per antonomasia e da essere imitata con assidua costanza – qui sotto, eccone gli ingredienti, qualora voleste unirvi al folto gruppo di emulatori!

  • 640 grammi di peperoncini tabasco;
  • 20 grammi di sale grosso;
  • 20 centilitri di aceto di alcool.

Il preparato costituito dall’unione dei peperoncini tritati e del sale va lasciato macerare per almeno un mese, prima di unirlo all’aceto e lasciar ulteriormente riposare il tutto. L’ultima operazione consiste nel separare la fase solida da quella liquida, conservando la seconda per l’utilizzo in cucina.

Malagueta

Una tra le cultivar di capsicum frutescens più curiose è la Malagueta: coltivata in origine tra Perù e Brasile.

La varietà di arbusto ha frutti succosi e affusolati, più piccoli di quelli del tabasco, colorati di rosso carico e dalla piccantezza compresa tra le 60 e le 100.000 SHU.

Un trivia su questo cultivar? Viene spesso associato all’attrice Penelope Cruz, in virtù della sua presenza all’interno del film “Per incanto o per delizia” (Woman on top, 2000, regia di Fina Torres).

Peperoncino piri piri

Peperoncino etiope dal nome alquanto variabile, il piri piri è un peperoncino anomalo tra i frutescens, per la piccantezza accentuata (100.000 SHU e più). Possiede frutti più corti, a volte addirittura sferici, con i quali si realizza una salsa a base di agrumi e spezie usata per condire altri alimenti.

Diffusasi in Europa a partire dall’importazione portoghese, la pianta del piri piri ha un portamento a cespuglio e un’altezza compresa tra i 45 e i 120 centimetri, con frutti dai colori rosso-violacei al completamento della maturazione.

Un breve disclaimer: il piri piri giallo non appartiene al gruppo dei frutescens ma a quello dei chinense, nonostante mantenga il nome.

Altre varietà di frutescens

Più rare e particolari sono le altre varietà di frutescens, come la tailandese Thai Bangkok Upright o il cosiddetto “Bird’s eye chili” noto come Labuyo nelle Filippine. Anche il Mem Jolokia potrebbe rientrare nella specie frutescens, ma come accade per il Bhut Jolokia il livello di piccantezza richiama con forza qualche contaminazione con i chinense, molto più ricchi in capsaicina. I frutescens “puri”, perciò, sono davvero molto pochi.

Elenco di Capsicum frutescens:

  • Tabasco
  • Piri piri
  • Malagueta
  • Thai Bangkok Upright
  • Labuyo

Come coltivare i Capsicum frutescens

Gli accorgimenti per coltivare correttamente questa specie di peperoncini non sono molto diversi da quelli di norma suggeriti per le altre varietà di Capsicum.

Si consiglia la coltivazione in vaso qualora si voglia far sopravvivere la pianta all’inverno, soprattutto se si abita in zone dal clima sfavorevole, più freddo e rigido.

La piantina messa a dimora non dovrà subire ristagni idrici, sbalzi termici o aggressioni parassitarie: per migliorare la postura dell’arbusto, inoltre, è sempre utile affiancare un tutore al fusto principale, soprattutto se si permetterà all’alberello di svilupparsi in altezza e per anni successivi.

I nostri consigli in un elenco:

  • Non far scendere sotto i 15°C la temperatura della stanza (o della serra) dove sono fatte crescere le piantine;
  • Fornire un’adeguata esposizione alla luce solare o predisporre luci specifiche per la coltivazione;
  • Avere l’accortezza di controllare la densità del substrato e il grado di drenaggio del terriccio;
  • Apportare nutrimento tramite concime, potare con delicatezza ramoscelli secchi o danneggiati.
  • Curare le proprie piantine con amore, dedizione e attenzione, preparandosi ad apprezzarne i frutti con la raccolta!

Articolo a cura di Chiara Tomasella



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